Ortodonzia intercettiva: una guida per genitori

Giuliano Irlandese

Giuliano Irlandese

L’ortodonzia intercettiva, conosciuta anche come “terapia intercettiva”, è una pratica odontoiatrica che si concentra sull’intervento precoce per intercettare e correggere i problemi di malocclusione nei bambini. Questo trattamento permette identificare precocemente problematiche di natura scheletrica, dentale e funzionale correggendo le diverse malocclusioni o disfunzioni orali prima che possano comportare a squilibri nella crescita dei mascellari.

Cos’è l’ortodonzia intercettiva?

L’ortodonzia intercettiva utilizza apparecchiature ortodontiche per trattare malocclusioni e disfunzioni orali in età pediatrica. A differenza di quella tradizionale, che si attua in adolescenza o negli adulti, l’ortodonzia intercettiva inizia prima, in genere negli anni delle scuole elementari (6-10 anni) per sfruttare la fase di crescita del bambino e guidare lo sviluppo dei denti e delle ossa mascellari in modo ottimale.

L’ortodonzia intercettiva si concentra anche nel rimuovere le abitudini viziate (es. respirazione orale, deglutizione atipica, succhiamento dito/ciuccio), le quali creerebbero altrimenti della malocclusioni scheltriche difficili da trattare in età adolescenziale.

I vantaggi dell’intervento precoce

Intervenire precocemente nel processo di crescita scheletrico e dentario del bambino può prevenire problemi più complessi in futuro. Questo tipo di trattamento può ridurre la necessità di estrazioni dentali o di terapie ortodontiche più invasive in età più avanzata. I vantaggi includono:

Prevenzione di malocclusioni complesse: intervenendo sulle ossa mascellari in crescita e sui denti da latte, si possono prevenire malocclusioni che potrebbero richiedere trattamenti più invasivi in futuro.

Miglioramento della funzione masticatoria: un corretto equilibrio scheletrico migliora la capacità di masticazione e la salute generale del cavo orale.

Benefici estetici: un sorriso armonico è spesso associato a una maggiore autostima nei bambini.

Riduzione del rischio di traumi dentali: denti correttamente allineati sono meno soggetti a danni in caso di cadute o colpi.

Quando e perché iniziare con l’ortodonzia intercettiva

La prima visita ortodontica è consigliata intorno ai 6 anni, ovvero quando inizia la permuta degli incisivi e l’eruzione dei primi molari definitivi.

Questo permette all’ortodontista di valutare la crescita scheletrica, di rilevare precocemente eventuali segni di malocclusione pediatrica e di intercettare eventuali abitudini viziate riducendo ed eliminando le loro complicanze.

Trattamenti e apparecchiature

Gli apparecchi ortodontici utilizzati nell’ortodonzia intercettiva possono essere fissi o rimovibili e sono progettati per essere il meno invasivi possibile. Essi includono dispositivi funzionali ed ortopedici che mirano a correggere la posizione delle ossa mascellari, migliorando così la funzione masticatoria, ed apparecchi fissi dentali che vanno a risolvere l’affollamento dentario e di conseguenza l’estetica del sorriso. Alcuni esempi di apparecchiature includono:

Apparecchi funzionali: dispositivi rimovibili o fissi che correggono le malocclusioni modificando la posizione dei mascellari per un corretto sviluppo.

Espansori palatali: apparecchiature fisse che allargano il palato per correggere diverse problematiche tra cui morsi crociati, mancanza di spazio per i denti definitivi e migliorare la respirazione nasale.

Apparecchi ortodontici fissi: brackets e fili che guidano l’allineamento dei denti aumentando così lo spazio per l’eruzione di tutti i denti permanenti.

Collaborazione tra specialisti

Un approccio multidisciplinare è fondamentale per il successo dell’ortodonzia intercettiva. Il dentista pediatrico (pedodontista), l’ortodontista e, se necessario, altri specialisti come logopedisti o fisioterapisti, lavorano insieme per creare un piano di trattamento personalizzato. I genitori giocano un ruolo cruciale in questo processo, seguendo le indicazioni degli specialisti e incoraggiando i propri figli a collaborare con le apparecchiature.

Cosa aspettarsi dopo l’ortodonzia intercettiva

Dopo un trattamento intercettivo, alcuni bambini potrebbero necessitare di ulteriori cure ortodontiche alla fine della permuta dentaria, ma spesso queste saranno meno complesse grazie al lavoro preventivo svolto.

Sarà quindi importante continuare con i controlli periodici per monitorare la crescita e lo sviluppo del bambino.

Risposte alle domande più frequenti sull’ortodonzia intercettiva

A che età mio figlio dovrebbe iniziare l’ortodonzia intercettiva?

L’età ideale è tra i 6 e i 10 anni, ma una valutazione precoce da parte di un ortodontista può determinare il momento migliore per iniziare.

L’ortodonzia intercettiva elimina la necessità di trattamenti futuri?

Non sempre, ma può ridurre significativamente la complessità e la durata dei trattamenti successivi.

Quanto dura un trattamento di ortodonzia intercettiva?

La durata del trattamento varia a seconda della complessità del caso, ma generalmente si estende dai 12 ai 18 mesi.

L’ortodonzia intercettiva è dolorosa per i bambini?

I bambini possono sperimentare un leggero disagio quando viene applicato un apparecchio, ma questo di solito si risolve in pochi giorni.

Come posso aiutare mio figlio a gestire gli apparecchi ortodontici?

Insegnare una buona igiene orale, programmare controlli regolari e seguire le indicazioni dell’ortodontista sono passi fondamentali. Inoltre, incoraggiare il bambino a evitare cibi duri, eccessivamente zuccherati o appiccicosi può contribuire ad evitare rotture dell’apparecchio e quindi ritardi nel trattamento.

L’ortodonzia intercettiva può influenzare la parola o la respirazione del mio bambino?

In alcuni casi, gli apparecchi possono richiedere un periodo di adattamento durante il quale la pronuncia di alcuni fonemi può essere leggermente alterata. Tuttavia, molti trattamenti intercettivi mirano a migliorare la respirazione nasale e la funzione orale complessiva.

Quali sono i segni che potrebbero indicare la necessità di un trattamento intercettivo?

Segni come difficoltà nella masticazione o nella chiusura della bocca, disallineamento dei denti, sovraffollamento o spazi eccessivi, e abitudini viziate come il succhiamento del dito possono suggerire la necessità di una valutazione ortodontica.

Mio figlio può praticare sport mentre indossa apparecchi ortodontici?

Sì, ma è consigliato l’uso di un paradenti per proteggere l’apparecchio e la bocca durante attività sportive di contatto.

Conclusione

L’ortodonzia intercettiva rappresenta un investimento nella salute orale e nel benessere generale dei bambini. Un intervento tempestivo può avere un impatto positivo duraturo, assicurando un sorriso sano e una corretta funzione masticatoria.

Se sospettate che vostro figlio possa beneficiare di un trattamento intercettivo, non esitate a prenotare una visita con un ortodontista. La prevenzione è la chiave per una vita di sorrisi sani e felici.

Dr. Giuliano Irlandese

Laureato in Odontoiatria e Protesi Dentaria presso l’Università degli Studi di Padova nel 2020. Durante il periodo universitario ha frequentato Master di II livello extra curricolari di ortodonzia vestibolare FACE, ortodonzia linguale WIN e con allineatori trasparenti rimovibili. Vincitore di una Borsa di Ricerca nel 2021, collabora attualmente con il Professor A. Gracco presso il reparto di Ortodonzia dell’Università di Padova.

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