Endodonzia

Cos’è l’endodonzia?

L’endodonzia è la branca della odontoiatria che si occupa della diagnosi e del trattamento dei processi patologici a carico della polpa dentale e dei tessuti che circondano la radice.
Ogni qualvolta un dente subisce un danno irreversibile al nervo a causa di carie o traumi, si esegue un trattamento canalare (devitalizzazione). Questo consiste nell’asportare la polpa dentale (o i suoi residui) contenuta nei canali radicolari (tre o più nei molari), sostituendola con un materiale inerte chiamato guttaperca, ma solo dopo aver disinfettato accuratamente e a lungo il sistema canalare.

 

Per eseguire correttamente il trattamento canalare è necessario conoscere esattamente l’anatomia del dente, per mezzo di radiografie e misuratori elettronici di lunghezza dei canali.
Una volta devitalizzato il dente è meno elastico e in seguito a carichi eccessivi è esposto al rischio di frattura, che generalmente colpisce maggiormente i denti posteriori; per questo motivo è sempre consigliato ricostruirlo con restauri adesivi in ceramica (RAC) o, laddove non sia possibile, con corone complete.

La terapia canalare o devitalizzazione

La devitalizzazione o terapia canalare consiste nell’accedere alla parte interna del dente (polpa o “nervo”) per svuotarla, medicarla e infine sigillarla. Tale terapia si rende necessaria quando la polpa del dente viene danneggiata da carie profonde, fratture coronali o traumi. Il dente devitalizzato necessita di una adeguata ricostruzione (con intarsio o corona nei denti posteriori) perché ha un maggiore rischio di frattura.

Le fasi della terapia endodontica

Affinché il dente non sia più un serbatoio infettivo e, dopo un’adeguata ricostruzione della corona, possa continuare a svolgere le stesse funzioni di un dente integro, le fasi da seguire sono le seguenti:

  • identificazione del problema e diagnosi con esame clinico e radiografico;
  • esecuzione della terapia endodontica, effettuata con occhiali ingranditori o microscopio, sotto diga, con personale specializzato o super specializzato e tecniche appropriate controllando le lunghezze di lavoro con radiografie e localizzatore d’apice elettronico, e sigillatura tridimensionale;
  • controllo radiografico della terapia;
  • ricostruzione con protesi o intarsio dell’elemento dentale (eventuale posizionamento di perno endocanalare) per garantire nel tempo un’adeguata robustezza del dente e sigillarne l’interno dall’ambiente orale;
  • controlli clinici e radiografici della guarigione.
Necessiti di un intervento di terapia canalare?
Non aspettare, prenota la tua visita di controllo e ritrova il sorriso.

    Ho letto l’Informativa sulla Privacy e presto il consenso per quanto riguarda la finalità di essere ricontattato.

    I casi di endodonzia che abbiamo curato

    Caso A: terapie canalari incongrue

    Nella paziente sono state riscontrate terapie canalari incongrue ed è stata evidenziata una grossa lesione ossea tra i due denti causata dal precedente trattamento endodontico inadeguato.
    Denti con terapie canalari incongrue

    Caso B: otturazione canalare corta

    Esempio di terapie canalari incongrue eseguite da un dentista generico. Si evidenzia come l’otturazione canalare sia corta rispetto alla lunghezza della radice.
    Denti con terapie canalari incongrue

    Caso C: lesione ossea

    L’elemento dentale 37 presentava un’evidente lesione ossea attorno alle radici. Dopo una corretta terapia endodontica, la sua guarigione è perfetta.
    Prima
    Dopo

    Caso D:dente necrotico

    Il paziente presentava un dente necrotico con lesioni attorno agli apici radicolari e nella zona della forcazione delle radici. Dopo il trattamento, il sistema canalare è correttamente otturato. La radiografia di controllo dopo nove mesi mostra la perfetta guarigione delle lesioni ossee.
    Prima
    Dopo
    Dopo 9 mesi

    Caso E:

    Prima
    Dopo