La chirurgia guidata in implantologia: cos’è e quali sono i vantaggi

Giovanni Eger

Giovanni Eger

Cos’è la chirurgia guidata?

Quando parliamo di chirurgia guidata intendiamo il posizionamento degli impianti dentali in posizione prestabilita grazie all’utilizzo di una dima chirurgica appositamente progettata. Il dentista potrà utilizzare la mascherina di resina rigida durante l’intervento, applicandola in modo preciso e stabile. Tale mascherina presenta dei fori in corrispondenza delle sedi implantari, permettendo l’inserimento degli impianti in modo preciso nella posizione prestabilita.

Quali sono i vantaggi della chirurgia guidata?

La chirurgia guidata è un sorprendente strumento che il dentista può utilizzare a tutto vantaggio del paziente. La sua nascita risale a diversi anni fa ma il progresso tecnologico ha permesso nel tempo un’evoluzione davvero straordinaria di tale tecnica con un costante aumento di affidabilità e precisione contemporaneamente a una diminuzione dei costi. La fluidità del percorso digitale dalla progettazione all’esecuzione unitamente ai costi oggi contenuti rendono possibile l’impiego della chirurgia guidata nei casi complessi come in quelli più semplici.

Come funziona la chirurgia guidata?

Il punto di partenza per la realizzazione della dima è costituito dall’accoppiamento tra la scansione delle arcate dentali ottenuto con lo scanner digitale con la ricostruzione del volume osseo fornita dalla tac.

Gli scanner digitali per l’impronta intraorale oggi disponibili sono estremamente precisi e rapidi e permettono un’esperienza confortevole per il paziente. Anche le tac per le valutazioni odontoiatriche sono strumenti molto evoluti, poiché la tecnologia a raggio conico (cone beam tac o tdv) permette l’acquisizione di immagini estremamente dettagliate con un impiego modesto di radiazioni.

Come si progetta il trattamento chirurgico?

Per progettare il trattamento chirurgico si utilizzano degli speciali software grazie ai quali il dentista può visionare simultaneamente le arcate dentali del paziente e le condizioni dell’osso e quindi progettare il posizionamento degli impianti in sicurezza con tutti i riferimenti necessari. In particolare si possono valutare:

1- la presenza di un volume di osso adeguato ad accogliere gli impianti

2- la posizione di strutture anatomiche che non devono essere intaccate

3- il corretto posizionamento implantare rispetto ai denti adiacenti e all’arcata antagonista

4- la corretta posizione e inclinazione tra diversi impianti

5- il posizionamento degli impianti in modo ideale per la successiva creazione di protesi dentali estetiche e funzionali.

Il progetto creato dal dentista, completo delle precise dimensioni e forme implantari, può infine essere inviato all’azienda produttrice degli impianti. Questa quindi fornirà, oltre agli impianti selezionati, la dima chirurgica progettata e creata appositamente da utilizzare durante l’intervento. Nei casi che lo richiedono può essere fornito anche il provvisorio da applicare direttamente sugli impianti appena posizionati.

La chirurgia guidata è quindi un prezioso aiuto per l’odontoiatra, specie in casi particolari dove l’aiuto della tecnologia può rivelarsi prezioso. Non bisogna però pensare che sia un sistema che semplifichi l’azione chirurgica fino a banalizzarla: l’esperienza chirurgica e protesica dell’operatore risulta comunque determinante in tutte le fasi, dalla progettazione, alla chirurgia fino alla finalizzazione del caso.

Dr. Giovanni Eger

Laureato con lode in Odontoiatria e protesi dentaria presso l’Università degli studi di Verona nel 2008. Perfezionato in endodonzia sotto la guida del dott. Fabio Gorni, conservativa sotto la guida del dott. Roberto Spreafico ed in Protesi Totale presso il Prof. Glauco Marino. Ha frequentato il corso biennale di parodontologia presso il dott. Roberto Pontoriero a Milano. Si occupa prevalentemente di conservativa, protesi, parodontologia, chirurgia parodontale ed implantare.

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