Perché si russa?

Dora Bigolin

Perché si russa? Cause e possibili implicazioni del russamento

A tutti può capitare, mangiando in modo frettoloso, che qualcosa vada per traverso. Si fa fatica a respirare e si prova un senso di soffocamento. Le persone che abitualmente russano durante il sonno, arrivando in certi momenti alla completa interruzione del respiro, provano più o meno la stessa sensazione, anche se possono non rendersene conto. Si parla in questo caso di apnea ostruttiva nel sonno, anche se non c’è niente che vada di traverso.

Che cosa succede? E perché si russa, producendo il tipico rumore del russamento, fino addirittura ad interrompere il respiro?

L’aria che entra dal naso, arriva ai polmoni attraversando una serie di strutture che possiamo paragonare per semplicità a un tubo. Questo “tubo”, che non è rigido ma molle e deformabile, può andare incontro a una riduzione del lume perché schiacciato dall’esterno. Questo è  precisamente ciò che succede quando mettiamo su qualche chilo di troppo: il grasso in eccesso si deposita attorno al tubo riducendone il diametro.

Ma il lume può ridursi anche perché le pareti si fanno più spesse, come durante un‘infiammazione, di cui il fumo può essere causa.

Anche quando dormiamo supini può succedere: molto facilmente la bocca si apre, mandibola e lingua vanno all’indietro e riducono la pervietà del tubo.

Un altro fattore molto importante è rappresentato dal fatto che questo tubo, non essendo rigido, viene normalmente tenuto aperto grazie all’azione di alcuni muscoli. Questi muscoli solitamente di notte funzionano meno che di giorno e l’assunzione di bevande alcoliche o farmaci miorilassanti può peggiorare questa condizione fisiologica.

Lo spazio aereo che per semplicità abbiamo paragonato a un tubo, riducendosi di diametro, fa sì che la velocità dell’aria che passa aumenti, formando dei vortici. La conseguenza sarà la vibrazione di strutture come palato molle e ugola, accompagnata dal caratteristico rumore del russamento.

Quando la riduzione del lume, per i fattori che abbiamo visto, raggiunge un livello critico, la turbolenza porterà al completo collasso del tubo, e la scomparsa del russamento lascerà il posto a un’apnea ostruttiva.

Russamento e apnea sono quindi stadi successivi di uno stesso disturbo funzionale, di cui il russamento rappresenta solo la punta dell’iceberg. Il risvolto “nascosto” e “non disturbante”, ovvero le apnee, è però ben più grave.

Poiché le apnee sono responsabili di ipertensione, infarto e ictus, risulta chiaro che anche il semplice russare deve indurre chi ne è affetto a eseguire una valutazione approfondita del disturbo.

Dr.ssa Dora Bigolin

Laureata in Odontoiatria e Protesi Dentaria presso l’Università di Padova nel 1990, si è in seguito perfezionata in Ortodonzia sotto la guida del Prof. J. Bednar della Boston University e presso la Tweed Foundation.

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