Perché un dente devitalizzato può far male?

Fabio Betteti

Fabio Betteti

Perché un dente devitalizzato può far male?

Diverse volte mi è accaduto di sentirmi rivolgere dal paziente questa domanda: “Ma se il dente è devitalizzato perché mi fa male? Non dovrebbe!”.
Effettivamente per un non addetto ai lavori è inspiegabile come un dente che ha perso la vitalità, un “dente morto”, possa essere causa di fastidio o vero dolore. In questo caso spiego a chi mi pone la domanda che bisogna innanzitutto considerare il fattore tempo e cioè se il dente in questione è stato devitalizzato da pochi giorni oppure da mesi o addirittura anni.

Sappiamo, infatti, che appena devitalizzato il dente presenta una certa dolorabilità alla pressione, masticarci sopra può dare fastidio e ciò può verificarsi anche se il dente è stato trattato correttamente. Questo perché l’infiammazione acuta dei tessuti attorno l’apice della radice del dente, in seguito al trattamento endodontico stesso, dura qualche giorno e poi si spegne. L’infiammazione è dovuta alle manovre di sagomatura e detersione eseguite a livello apicale, nonché all’eventuale estrusione di cemento e/o guttaperca che può verificarsi durante la fase di otturazione canalare.
Un semplice antinfiammatorio può essere d’aiuto in questi casi. Inoltre, è importante avvertire il paziente al termine della cura, informandolo che potrebbe verificarsi questo problema; il paziente viene così messo in una condizione psicologica favorevole ad accettare il possibile disagio post-trattamento di 2-3 giorni.

Se il dente devitalizzato fa male è importante fare una visita di controllo da un dentista specializzato in endodonzia.

Dolore dente devitalizzato: perché è presente dopo pochi giorni dall’intervento?

Se il dolore al dente devitalizzato non passa dopo alcuni giorni, e anzi tende ad aumentare, potrebbe trattarsi di un cosiddetto precontatto: l’otturazione provvisoria o definitiva fatta sul dente appena devitalizzato risulta troppo alta in un determinato punto e ciò crea una interferenza occlusale che si ripercuote sul tessuto periapicale infiammandolo. In questo caso, un semplice ritocco occlusale, ossia della superficie dei denti, farà scomparire il dolore.

Inoltre devitalizzare un dente infetto o con una lesione cronica apicale (granuloma apicale) potrebbe scatenare una risposta batterica, con invasione e/o sviluppo di specie batteriche particolarmente virulente che portano ad una vera e propria infezione dei tessuti periapicali. In questo caso il dolore è pulsante, aggravato dalla masticazione e può comparire un gonfiore dei tessuti circostanti per la cui risoluzione è necessaria una terapia antibiotica. Nei casi in cui è possibile prevedere una reazione del genere è sempre conveniente prescrivere subito l’antibiotico più appropriato e consigliare al paziente di iniziare l’assunzione subito, al primo sentore di dolore pulsante o, a seconda del caso, già in via preventiva al termine del trattamento endodontico.

Riassumendo: il dolore che insorge dopo alcune ore o a qualche giorno dalla devitalizzazione dente (trattamento canalare) è dovuto ad un trauma meccanico, chimico e/o batterico dei tessuti attorno l’apice radicolare. Diversi ricercatori riportano per questo disturbo una frequenza che va dal 1,4% al 16% ed è stato dimostrato che ciò non incide comunque sul risultato del trattamento. Gli endodonzisti chiamano questi episodi dolorosi post trattamento “flare-ups”, traducibile come “riacutizzazioni”. Il loro verificarsi è sempre un’esperienza spiacevole sia per il paziente che per il clinico e possono minare il rapporto di fiducia preesistente. Per questo il medico deve impiegare misure appropriate e seguire le linee guida terapeutiche più aggiornate per prevenire il loro sviluppo. Inoltre, deve informare anticipatamente il paziente sulla possibilità della loro comparsa e contemporaneamente rassicurarlo, come già detto, che il risultato del trattamento non sarà comunque condizionato dalla loro imprevedibile comparsa.

Se il dente devitalizzato fa male dopo mesi.

Per approfondimenti sulla devitalizzazione dei denti

Cosa diversa è quando il dolore si manifesta in un dente devitalizzato da diverso tempo (mesi o anni). Causa fondamentale è sempre l’infezione batterica. Un canale non trattato in maniera corretta, una frattura completa o incompleta della radice, un canale dimenticato, la perdita del sigillo coronale, sono tutti fattori che determinano in ultima analisi un’infezione dei tessuti periradicolari che può manifestarsi in forma acuta con dolore e/o gonfiore o in forma cronica con assenza di sintomi ma con evidenza radiografica.
In questi casi la terapia è più complicata, dato che la cura farmacologica (antibiotici, antidolorifici e antinfiammatori) allevia solo i sintomi legati all’infiammazione acuta, mentre per risolvere definitivamente la patologia bisogna intervenire sui fattori che hanno permesso l’infezione batterica periradicolare. Come si interviene? Ritrattando i canali radicolari che presentano un trattamento al di sotto degli standard di cura accettabili, ripristinando così un corretto sigillo coronale. Ovvero, estrazione della radice in caso di frattura verticale.

Con ciò spero di aver dato una chiara risposta circa il perché un dente devitalizzato può far male. Sì, il dente è “morto” ma i tessuti che lo circondano – i tessuti periradicolari – sono vivi e ricchi di terminazioni nervose sensitive. Quando per cause meccaniche, chimiche e/o batteriche si ha una risposta infiammatoria acuta di questi tessuti (ligamento parodontale e osso) si crea un’aumentata permeabilità vasale a livello capillare, ciò porta all’edema tissutale (aumentano i liquidi nel tessuto) che fa aumentare la pressione idrostatica nel tessuto stesso, creando una compressione delle terminazioni nervose sensitive e dando origine al dolore periradicolare. Un’altra fonte di dolore è la stimolazione diretta di queste terminazioni nervose sensitive da parte di alcune sostanze chimiche che vengono rilasciate dalle cellule infiammatorie. Il dolore origina al di fuori del dente, il vero dolore di origine dentale invece si manifesta quando la polpa (il nervo) del dente è infiammata, e questo succede solo quando la polpa è ancora viva e reattiva. In questo caso è proprio la cura canalare che pone fine al “mal di denti”, ma questo è un altro capitolo dell’endodonzia.

Se cerchi altre informazioni sull’intervento di devitalizzazione, in quest’altro articola ti spieghiamo quanto costa devitalizzare un dente.

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Dr. Fabio Betteti

Laureato in Medicina e Chirurgia all’Università di Padova nel 1983. È stato allievo del dott. Gianfranco Carnevale frequentando il corso biennale di perfezionamento in Parodontologia (1987-1988). Si è perfezionato in Implantologia sotto la guida del Prof. Ugo Consolo all’Università di Modena e Reggio Emilia (2005). Ha inoltre frequentato corsi nazionali e internazionali di aggiornamento e perfezionamento in chirurgia parodontale e implantare e corsi di endodonzia. Si occupa prevalentemente di endodonzia e terapia parodontale.

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