Quanto costa devitalizzare un dente?

Fabio Betteti

Fabio Betteti

Quanto costa devitalizzare un dente?

Quanto costa devitalizzare un dente? Comprendo benissimo come sia difficile per un non addetto ai lavori giudicare la qualità di un trattamento odontoiatrico ricevuto. Banalmente viene giudicato ottimo se non ha comportato sofferenze, si è svolto velocemente ed è costato poco.

Considerando impensabile e inaccettabile qualsiasi trattamento senza il controllo completo del dolore, il giudizio rimane a questo punto ancorato ad un modo di pensare prettamente commerciale: “Sono soddisfatto, ho speso poco e me la sono cavata velocemente”.

Ci sono ormai da anni strutture medico-commerciali italiane ed estere che hanno incentrato totalmente la loro mission sulla politica del prezzo, complice anche la situazione economica sfavorevole che da anni affligge gran parte dei cittadini. La loro pubblicità aggressiva non conosce limiti al pari di un qualsiasi imbonitore televisivo che vuole venderti per gioiello unico al mondo una qualsiasi “patacca” da bigiotteria. Il loro slogan d’effetto più in uso sui media è: “La miglior qualità delle cure al prezzo più basso”.

È ovvio che tali strutture non possono lavorare sulla qualità, perché questo concetto fa a pugni con il poco tempo dedicato alla prestazione e il basso costo della devitalizzazione (come di ogni altra terapia).
Ora per spiegare bene questo concetto contraddittorio proverò ad applicarlo nell’ambito della mia specializzazione: l’Endodonzia. Perciò cerchiamo di capire insieme quanto costa devitalizzare un dente. Percepire la qualità del trattamento ricevuto è il primo passo per avere consapevolezza di ciò che si paga.

Quanto costa devitalizzare un dente - Pessima terapia endodontica

Pessima terapia endodontica che compromette il lavoro protesico

Quanto costa devitalizzare un dente - Corretta terapia endodontica

Corretta terapia che salvaguarda l’integrità della protesi

Quanto costa devitalizzare un dente: una spiegazione.

Secondo le linee guida più recenti la sola fase di detersione chimica del canale sagomato prevede tempi dell’ordine dei 25 – 40 minuti. In questo tempo, grazie all’azione combinata di specifiche soluzioni detergenti-disinfettanti, si realizza una fase fondamentale della moderna terapia endodontica: la detersione e disinfezione della maggior parte dello spazio endocanalare, compreso quello non toccato dalla strumentazione meccanica (40% dello spazio totale).

Se a questo tempo aggiungiamo la fase di apertura della camera pulpare, intesa non come semplice”foratura” del suo tetto, ma pulizia completa del suo interno, l’eliminazione dei sotto squadri parietali e l’individuazione degli imbocchi canalari – il tutto eseguito con l’ausilio di sistemi ottici ingrandenti date le piccole dimensioni con cui dobbiamo confrontarci – capirete che dobbiamo mettere in preventivo tempi adeguati.

Già il fatto che lavoriamo manualmente su dimensioni così ridotte implica un lavoro accurato e puntiglioso, che non può essere svolto in maniera veloce, o più veloce del necessario, perché si perderebbe il controllo dell’azione degli strumenti che usiamo con grave pericolo per l’integrità stessa del dente (rischio perforazioni e false strade). Mettiamo in conto poi che, se l’apertura della camera pulpare è prevista su un dente già protesizzato, questo complica l’operazione e conseguentemente si allungano i tempi d’esecuzione.

Siamo ora arrivati alla fase di scouting (esplorazione) e pre-flaring (alesatura preliminare) del o dei canali, che permettono di determinare meglio la lunghezza di lavoro per definire quanto costa devitalizzare un dente. In queste fasi la presenza di calcificazioni, curvature più o meno accentuate, confluenze o sdoppiamenti dei canali determinano la necessità di tempi adeguati per affrontarli. Anche un endodonzista esperto e navigato ha bisogno di dedicare tempo e pazienza per superare un ostacolo e tra gli strumenti che abbiamo a disposizione la bacchetta magica ancora non esiste!

Nel valutare il costo di una devitalizzazione, diffidate della “bacchetta magica”.

Qualcuno prova periodicamente a reclamizzare l’utilizzo della “bacchetta magica” (vedi LASER o dispositivi analoghi) per ridurre i tempi della devitalizzazione e migliorarne l’efficacia. Se così fosse gli endodonzisti, ormai da tempo si sarebbero attrezzati con tali mirabolanti macchine ipertecnologiche nei propri studi. Il fatto è che non ci sono ancora riscontri clinico-scientifici che confermino i reali vantaggi pratici di tali procedure se confrontate con le metodiche classiche che sto descrivendo. Inoltre, questi ipotetici vantaggi prospettati dalle nuove tecnologie poi non andrebbero certo a compensare gli innegabili svantaggi che le tecniche laser presentano: costo elevato, curva di apprendimento, tempi di intervento, difficoltà di applicazione nella pratica quotidiana.

Tutto questo lo dico per far comprendere a tutti che a volte il reclamizzare l’uso del laser nelle terapie come la soluzione per tutti i problemi è una forma deplorevole di pubblicità ingannevole realizzata solo per attirare, al pari di qualsiasi “venditore televisivo”, i potenziali clienti-pazienti sensibili al messaggio che solo l’ipertecnologia risolve ogni cosa.

Non è così per noi endodonzisti che quotidianamente lavoriamo all’interno dei canali radicolari perché sappiamo che certi ostacoli si superano solo con l’applicazione metodica, costante e perseverante dei “vecchi” files in acciaio associati a creme a base di sostanze chelanti e irrigazioni abbondanti di soluzioni a base di ipoclorito di sodio. Ma per fare questo ci vuole diverso tempo a disposizione.

I tempi della cura canalare incidono sul costo della devitalizzazione.

Tempi maggiori sono richiesti in caso di ritrattamento endodontico, ossia di rientro su una vecchia otturazione canalare in cui il materiale da asportare e il ripristino della corretta via fino all’apice radicolare mette a dura prova l’abilità e la pazienza dell’operatore.

Costo devitalizzazione basso

Costo devitalizzazione basso può significare una cura canalare inadeguata

Cosa incide sui costi devitalizzazione dente?

Un ritrattamento endodontico incide sui costi complessivi di devitalizzazione dente

Effettivamente una cospicua riduzione dei tempi operativi si è ottenuta invece nella fase centrale del trattamento endodontico cioè nella fase della sagomatura o preparazione meccanica del canale grazie alle performances dei files rotanti in lega nichel-titanio. Introdotti ormai da parecchi anni nella dotazione dell’endodonzista, hanno contribuito oltre che a velocizzare questa fase – prima completamente manuale – anche a renderla riproducibile e standardizzata, in poche parole alla portata di tutti mentre prima dipendeva totalmente dall’abilità individuale.
Il tempo risparmiato nella sagomatura del canale, grazie all’uso degli strumenti rotanti, va utilizzato a beneficio della successiva fase della detersione già descritta, che prevede tempi di 20-40 minuti.

La fase finale del trattamento è data dalla asciugatura del/dei canali, dalla prova dei coni di guttaperca e l’otturazione che sigilla tridimensionalmente la parte finale del canale più il back-filling (otturazione del resto del canale).
Diciamo che alla fine possiamo quantificare mediamente per una corretta terapia canalare i seguenti tempi:

  • dente monocanalare circa 1 h 30′
  • dente con due canali circa 2h
  • dente con tre o quattro canali circa 2h 30′

Se parliamo di ritrattamento di dente già devitalizzato questa tempistica viene rivista con l’aggiunta di mezz’ora circa.

Quanto costa devitalizzare un dente: la risposta.

Facciamo ora una riflessione: un professionista specialista che lavora su di voi per un tempo così prolungato, dove oltre al lavoro intellettuale opera un vero e proprio lavoro manuale coadiuvato da personale qualificato di assistenza, usa materiali che presentano un costo elevato, il tutto nel rispetto delle norme igienico-sanitarie salvaguardando l’asepsi più assoluta per quel che riguarda lo strumentario specifico che utilizza, insomma, può questo professionista chiedere per tali prestazioni onorari low cost? La risposta può essere solamente negativa e questo perché?

Perché per farlo dovrebbe operare in modo completamente diverso: ridurre i tempi e i modi d’esecuzione a scapito della qualità, ridurre i costi della devitalizzazione a scapito sempre della qualità della prestazione ma anche della sicurezza igienico-sanitaria con la quale viene fornita. Un professionista serio il cui obiettivo è garantire terapie sicure ed efficaci nel breve, medio e soprattutto lungo periodo non sposerebbe mai queste politiche commerciali basate solo sul profitto immediato di una prestazione di bassa qualità.
Il risultato nel lungo periodo sarà sicuramente negativo perché le patologie apicali acute o croniche aumenteranno nella loro incidenza a causa di trattamenti non rispondenti agli standard qualitativi in uso perché tali standard esigono tempi e costi maggiori.

Perciò, siete proprio sicuri che una devitalizzazione low cost costi “veramente” poco? In realtà il suo costo “reale” aumenta notevolmente se si considera la scarsa qualità del trattamento ricevuto e l’eventuale necessità di rimediare con un ritrattamento.
Nel chiederci quanto costa una devitalizzazione, non possiamo trascurare questi elementi.

In questi anni ho già iniziato a constatare che la maggior parte dei ritrattamenti vengono eseguiti su terapie low cost, e in futuro sarà sempre peggio. Il famoso detto “tutti i nodi vengono al pettine” trova qui riscontro assieme all’altro detto “la qualità paga”.
Per tutti i motivi sopra esposti (mi scuso per il noioso ma necessario linguaggio tecnico usato) è proprio il caso di dire forte e chiaro che: “Capire veramente la qualità del trattamento ci rende consapevoli di cosa paghiamo e la qualità in questo caso ha tempi e costi che non permettono sconti! Tutto il resto è mercato”.

Se senti dolore dopo l’intervento di devitalizzazione, forse ti può interessare questo articolo, in cui spieghiamo perché un dente devitalizzato fa male.

Bibliografia di riferimento:

– Siqueira, J.F., Jr., Aetiology of root canal treatment failure: why well-treated teeth can fail. Int Endod J, 2001. 34(1): p. 1-10.

– Nair, P.N., On the causes of persistent apical periodontitis: a review. Int Endod J, 2006. 39(4): p. 249-81.

– Ee J, Fayad MI, Johnson BR. Comparison of Endodontic Diagnosis and Treatment Planning Decisions Using Cone-beam Volumetric Tomography Versus Periapical Radiography. J Endod 2014;40(7):910-916

– Schilder H. Cleaning and shaping the root canal. Dent Clin North Am 1974;18:269-96.

Dr. Fabio Betteti

Laureato in Medicina e Chirurgia all’Università di Padova nel 1983. È stato allievo del dott. Gianfranco Carnevale frequentando il corso biennale di perfezionamento in Parodontologia (1987-1988). Si è perfezionato in Implantologia sotto la guida del Prof. Ugo Consolo all’Università di Modena e Reggio Emilia (2005). Ha inoltre frequentato corsi nazionali e internazionali di aggiornamento e perfezionamento in chirurgia parodontale e implantare e corsi di endodonzia. Si occupa prevalentemente di endodonzia e terapia parodontale.

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