Corretta respirazione notturna e benessere psico-fisico

Dora Bigolin

Respirare bene è fondamentale

Una corretta respirazione notturna (e non solo) è importante tanto quanto vederci bene, anche se spesso la sua importanza è sottovalutata. Immaginiamo di guidare e non riuscire a leggere la segnaletica o di fare la spesa al supermercato e non riuscire a leggere gli ingredienti riportati sulle varie confezioni.

Respirare bene è altrettanto importante? Direi fondamentale dato che senza respiro non c’è vita, ma pochi sanno quanto sia importante “come” respiriamo e come una respirazione corretta stia alla base del nostro benessere fisico e anche psichico.
Proviamo allora a capire che la respirazione non è un semplice passaggio di aria fino ai polmoni ma qualcosa di molto più prezioso.

Come funziona l’apparato respiratorio?

Nella respirazione normale il muscolo diaframma che ha una forma a cupola si abbassa appiattendosi creando al di sopra una depressione che aspira l’aria attraverso il naso e inferiormente un aumento di pressione che fa protrudere la pancia , si chiama respirazione diaframmatica o addominale. Se serve più aria subentra l’azione dei muscoli accessori che si contraggono modificando la posizione delle costole e quindi il volume del torace: questa è la respirazione costale. 

A mano a mano che la respirazione diviene più forzata intervengono altri muscoli. Segue quindi la fase di uscita dell’aria, che avviene in modo più passivo, per un ritorno elastico dei polmoni.

Ecco le due respirazioni a confronto:

Respirazione addominale e respirazione costale - Faggian Clinic

Il ruolo della respirazione nasale

Molto importante è il percorso che l’aria percorre dal naso ai polmoni. 
L’aria passa attraverso il naso e qui viene filtrata, in modo che nelle vie aeree penetrino meno batteri e meno polveri. Ma in questa fase viene anche scaldata e umidificata, per ossigenare meglio il sangue.

L’aria che passa dal naso, oltre a scaldarsi, con un meccanismo simile a quello del radiatore di una macchina, raffredda anche il sangue che va al cervello, perché il nostro cervello funziona meglio ad una temperatura un pochino più bassa. La maggioranza di questi scambi termici avviene nei turbinati alti, nella parte più alta delle fosse nasali.

La mucosa dei seni paranasali (sono delle cavità che comunicano con il naso) produce l’ossido nitrico, una molecola molto importante che ha tantissime funzioni nel nostro organismo. Su tutte quella di vasodilatatore: l’aria che passa dal naso si carica di ossido nitrico e a livello polmonare determina una vasodilatazione, con un migliore scambio respiratorio. Il respiratore orale (colui che respira con la bocca e non con il naso) chiaramente non ha l’aria che si carica di ossido nitrico, e questa situazione negli anni sovraccarica il sistema cardiovascolare, perché i muscoli che circondano le arterie reagiscono a quest’aria ipossigenata, producendo una tensione che nel tempo può portare a una ipertensione arteriosa. Ecco allora che diverse sintomatologie di tipo cardiocircolatorio possono essere legate alla respirazione orale.

La respirazione notturna condiziona il nostro benessere di tutti i giorni

Sempre durante questo passaggio dell’aria attraverso il naso le labbra sono a contatto, la lingua è sollevata ed esercita la propria forza equilibrata su un punto del palato chiamato spot palatino situato tra la papilla interdentale, che si trova subito dietro gli incisivi superiori, e la prima ruga palatina.
 La stimolazione di questo punto attiva tutta una serie di strutture nervose che agiscono sulla regolazione dell’attenzione, sul ciclo sonno-veglia, nell’apprendimento e nella percezione del dolore, nella genesi dell’ansia e nella regolazione dell’umore.

Respirazione addominale e respirazione costale - Faggian Clinic

È logico e intuitivo che una alterazione nella dinamica respiratoria ne comprometta l’efficienza, così come avviene in un ingranaggio con un dente storto: più funziona e più si rovina. Se dei muscoli sono stati concepiti per lavorare da accessori, non può andare bene che lavorino come principali. Se l’aria deve passare attraverso il naso non va bene che passi attraverso la bocca.

Insomma le conseguenze di un respirazione non corretta sono rilevanti. Facciamo un esempio: noi sappiamo dai corsi di primo soccorso che per mantenere la pervietà delle prime vie aeree la prima cosa da fare è iper-estendere il capo all’indietro. I bambini o anche gli adulti che respirano con la bocca hanno come priorità mantenere la pervietà delle vie aeree, quindi tendono a tenere il capo all’indietro. Ma questa situazione non è compatibile con la vita, perciò, pur avendo una iper estensione del capo, piegano il collo in avanti in modo da riportare lo sguardo parallelo all’orizzonte. Il cranio di un adulto pesa circa 3-5 chili e se è mantenuto in linea sulla colonna cervicale il peso viene avvertito fino a un certo punto, ma se a causa della respirazione orale il capo è tenuto in avanti, il peso percepito diventa molto maggiore con rettilineizzazione del rachide cervicale. Per mantenere la testa fuori asse in avanti infatti si produce uno sforzo e si assume la postura compensatoria della iperlordosi lombare mettendo il bacino fuori asse e all’indietro. Questa situazione negli adulti può determinare sul lungo periodo disturbi artrosici cervicali, lombari alle anche e alle ginocchia.

Lordosi lombare e iperlordosi lombare - Faggian Clinic

Molte altre considerazioni si potrebbero fare in merito all’importanza di una respirazione corretta, ma quel che conta non è tanto sapere tutto ciò che sta a valle di un atto respiratorio bensì “come” va fatto perché solo se fatto bene i suoi benefici saranno gli artefici di una vita serena e in salute, di una vita che chiede di essere vissuta.

Dr.ssa Dora Bigolin

Laureata in Odontoiatria e Protesi Dentaria presso l’Università di Padova nel 1990, si è in seguito perfezionata in Ortodonzia sotto la guida del Prof. J. Bednar della Boston University e presso la Tweed Foundation.

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