I presupposti per fallire gli impianti dentali

Giovanni Eger

Giovanni Eger

Impianti dentali che fanno rigetto? Impossibile.

Purtroppo giungono spesso da noi pazienti che ci raccontano di come in passato abbiano fatto degli impianti dentali che poi sono stati persi perché “hanno fatto rigetto”. A questo proposito, attenzione: il “rigetto” degli impianti non esiste, poiché il materiale di cui sono fatti, cioè il titanio, è assolutamente biocompatibile e non può essere rigettato. Se qualcuno vi dice qualcosa del genere, o è poco preparato o vi sta mentendo.

Gli impianti dentali dunque funzionano benissimo, ma solo se esistono tutti i presupposti per farli funzionare.

  • Innanzitutto la progettazione del loro posizionamento, che deve essere scrupolosa, così come lo studio protesico dei denti che dovranno supportare.
  • La tecnica chirurgica deve essere appropriata e il post operatorio va controllato per favorire la corretta guarigione.
  • La realizzazione della struttura protesica va fatta nei tempi e nei modi adeguati.

Mettere uno o più impianti dentali in una bocca ammalata di piorrea è come piantare un albero da frutto in un terreno paludoso: ci sono i presupposti per l’insuccesso.

Il peggior nemico degli impianti dentali: la piorrea.

Ma prima di tutto: per quale motivo sono stati persi i denti sostituiti con gli impianti? Se i denti sono stati persi a causa della malattia parodontale, o piorrea, prima ancora di pensare ad una riabilitazione implantare, è di fondamentale risanare la bocca.

Infatti, i batteri che hanno causato la perdita dei denti, se non debellati, attaccheranno anche gli impianti sostitutivi, portando alla loro perdita ancora più velocemente. La gengiva che si forma attorno agli impianti è meno organizzata di quella attorno ai denti per impedire il passaggio dei batteri. Inoltre, una volta che i batteri hanno colonizzato la superficie implantare è molto difficile debellarli.

Ecco perché è fondamentale procedere al posizionamento degli impianti dentali solo dopo aver perfettamente risanato tutta la bocca, ed è altrettanto importante spiegare al paziente come mantenere un buon livello di igiene orale e verificare che tale livello venga mantenuto nel tempo.

Dr. Giovanni Eger

Laureato con lode in Odontoiatria e protesi dentaria presso l’Università degli studi di Verona nel 2008. Perfezionato in endodonzia sotto la guida del dott. Fabio Gorni, conservativa sotto la guida del dott. Roberto Spreafico ed in Protesi Totale presso il Prof. Glauco Marino. Ha frequentato il corso biennale di parodontologia presso il dott. Roberto Pontoriero a Milano. Si occupa prevalentemente di conservativa, protesi, parodontologia, chirurgia parodontale ed implantare.

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