Come curare il bruxismo?

Tommaso Cappellin

Tommaso Cappellin

Come curare il bruxismo?

Non possiamo parlare di terapia bensì di gestione del bruxismo, poiché si tratta di una problematica complessa.

Il bruxismo con le sue manifestazioni è una condizione temporalmente fluttuante: in un periodo della vita, può manifestarsi mentre in un altro, no. È un fattore di rischio per le potenziali manifestazioni e conseguenze cliniche sui denti, sui restauri dentali (portandoli al fallimento) e sulle articolazioni e/o muscoli attraverso il dolore.

Purtroppo, attualmente per la gestione del bruxismo non esiste il supporto della letteratura. A seconda della causa che viene individuata si possono intraprendere diverse strade terapeutiche.

Quali rimedi adottare per fronteggiare il bruxismo?

Durante il giorno…

EMI (ecological momentary intervention): il bruxismo è una parafunzione che avviene al di sotto del livello della coscienza. La terapia cognitiva induce il paziente a fare qualcosa di attivo, ovvero lo si istruisce a portare a livello della coscienza il problema durante le ore di veglia. A tal fine, può essere utile la tecnica del bollino rosso o dell’azione ripetitiva durante la giornata. Ogni volta che si vede il bollino o si esegue l’azione predeterminata, si deve pensare a cosa si sta facendo con i denti. Se ci si trova in una condizione di serramento o digrignamento allora, consci del problema, si cerca di rilassare volontariamente l’attività muscolare.

Durante il sonno…

Il bite viene usato durante il sonno, quando non possiamo portare alla coscienza il problema. Deve essere rigido, piatto con spessore posteriore di 2-4 mm (senza invadere lo spazio libero), simmetrico con distribuzione omogenea dei contatti, inferiore o superiore. Funziona perché ha un effetto a livello muscolare: il muscolo si trova a lavorare in una condizione nuova e le fibre muscolari si allentano. Il bite non cura l’aspetto psicologico e il paziente non smetterà di bruxare, ma lo farà in modo diverso poiché vengono indotti cambiamenti transitori. Inoltre, funge da dispositivo di protezione nei confronti della dentatura naturale o dei restauri protesici. È preferibile usurare il bite piuttosto che lo smalto dentale o determinare il fallimento delle protesi. Gli allineatori trasparenti non sono in grado di svolgere le funzioni di questi tipi di bite e non sono in alcun modo correlati con la gestione del bruxismo.

Di notte…

MAD (mandibular advancement device): viene usato durante il sonno quando il digrignamento viene individuato come fenomeno di protezione in una diagnosi di OSAS. Il dispositivo di avanzamento mandibolare andrà a vicariare i tentativi muscolari di portare in protrusiva la mandibola per aprire le vie aeree superiori. Inoltre, l’interposizione del MAD tra le arcate dentarie va a proteggere gli elementi dentali naturali o protesici.

Nei casi più gravi…

Farmaci: creano molti problemi, hanno effetti collaterali. Spesso vengono erroneamente somministrati i miorilassanti. I farmaci che si sono dimostrati più utili sono quelli che agiscono a livello del sistema nervoso centrale (SNC) come le benzodiazepine. Tuttavia devono essere usati solamente nei casi più gravi

In alternativa…

Fisioterapia con auto massaggi ed esercizi fisioterapici

 

Sullo stesso tema, puoi leggere anche:

Cosa è il bruxismo, come e quando si manifesta

Come diagnosticare il bruxismo

 

 

Dr. Tommaso Cappellin

Laureato in odontoiatria e protesi dentaria presso l’Università degli Studi di Padova nel 2020. Durante il periodo universitario ha frequentato corsi extra curricolari di conservativa con il dott. Marco Calabrese e il dott. Lorenzo Graiff, di allungamento di corona clinica tenuto dal prof. Leonardo Trombelli e di endodonzia con il dott. Luca Bovolato. Attualmente sta seguendo il corso annuale di Protesi Dentaria tenuto dal Dr.Gracis a Milano.

PREV POST NEXT POST

Articoli correlati