Come riconoscere il bruxismo?

Tommaso Cappellin

Tommaso Cappellin

Come riconoscere il bruxismo

La diagnosi del bruxismo non è facile perché l’eziologia è multifattoriale. Non esiste una correlazione lineare tra un determinato segno clinico e il bruxismo; nemmeno l’usura dentale identifica univocamente il problema. Infatti, in alcuni casi, i denti possono essere perfetti.

Come si comportano i nostri denti?

A livello di indagine diagnostica, occorre avere chiare le attitudini comportamentali che il paziente può assumere:

  1. RILASSAMENTO: nella condizione fisiologica di riposo, lo spazio tra le arcate dentarie varia tra 2 e 3 mm. Quando non mangiamo o deglutiamo i denti non stanno mai a contatto, i muscoli sono rilassati e la mandibola galleggia nei tre piani dello spazio.
  2. CONTATTO DENTALE: il paziente comincia a tenere i denti in leggero contatto, basta anche che due denti si sfiorino e in questo caso vuol dire che c’è attivazione muscolare perché quando la muscolatura è rilassata i denti sono staccati. In condizioni normali, i denti si sfiorano tra di loro solo per una frazione di secondo quando si deglutisce
  3. SERRAMENTO DENTALE: avviene spesso quando ci si concentra. Il paziente ha molto dolore alle tempie e ai muscoli masticatori per accumulo di acido lattico e la palpazione dei muscoli causa dolore.
    1. Serramento dentale centrico: denti fortemente in contatto in posizione di massima intercuspidazione senza alcun movimento. In questo caso si sviluppano forze di alta intensità.
    2. Serramento dentale eccentrico. Condizione nella quale i denti sono in contatto ma non in massima intercuspidazione, con una forza maggiore rispetto al contatto dentale. Non c’è movimento e i muscoli masticatori sono mantenuti in tensione.
  4. DIGRIGNAMENTO DENTALE: condizione nella quale i denti sfregano tra loro con movimenti di lateralità o di protrusiva indipendentemente dalla direzione o dall’intensità della forza muscolare. È molto deleterio per i denti ma poco per i muscoli perché sono in attività fasica e il paziente non ha dolore.
  5. SERRAMENTO MANDIBOLARE: i denti non si toccano durante la fase di riposo ma nonostante ciò le mascelle sono serrate e i muscoli contratti. Se le forze muscolari non si scaricano sui denti si ripercuotono sulle articolazioni per cui sono sempre sotto pressione. Si ha una fionda muscolare che comprime il condilo contro il disco e la fossa articolari con forze ad alta intensità che vengono esercitate sempre sulla stessa area di pressione a livello dell’articolazione temporo mandibolare. Le fibre muscolari sono contratte e accorciano progressivamente la loro lunghezza. Nel tempo si va incontro a closed lock (bloccaggio articolare). In questo caso si hanno i disordini temporo mandibolari da sovraccarico muscolare.

Mordersi le unghie, le pellicine, le labbra, le guance e oggetti non è contemplato nelle attività parafunzionali del bruxismo.

Come si diagnostica il bruxismo?

Possiamo identificare diversi livelli di diagnosi che ci conducono al riconoscimento del bruxismo:

ANAMNESI

Viene condotta tramite un questionario ma non ne esiste uno dedicato al bruxismo. Si fa un’indagine sia clinica che psicologica. Si chiedono informazioni relative a medicine, droghe, fumo, disturbi del sonno e stress.

ESAME CLINICO

Segni Dentali

  • Usura dentale, può essere di 4 tipi
    • Attrito: è l’usura dentale intrinseca in cui i denti si usurano per contatto tra le due arcate;
    • Abrasione: ad esempio da spazzolino, filo o scovolino;
    • Erosione: usura da sostanze acide estrinseche o intrinseche (bevande, bulimia, reflusso gastro esofageo);
    • Abfraction: usura intrinseca meccanica del dente. Le lesioni a cuneo del colletto sono molto frequenti nei pazienti bruxisti e possono essere così profonde che per trasparenza si può vedere la polpa e la sensibilità è elevata.
  • Fallimento dei restauri dentali: otturazioni, intarsi, faccette, corone che si fratturano, abutment che si svitano. Questo ci può far sospettare bruxismo o un sovraccarico.

Segni Parodontali

I segni parodontali sono controversi rispetto a una diagnosi di bruxismo.

  • Esostosi: sono caratteristiche della dentatura usurata in un paziente bruxista;
  • Eruzione continua: tende a crescere sia la mucosa che l’alveolo in seguito alle forze esercitate.

Segni Delle Mucose

  • Linea alba: classico segno del serramento (clenching) per cui c’è un’introflessione della mucosa geniena nello spazio interocclusale in quanto viene aspirata per suzione. Anche se il paziente smette di bruxare essa rimane;
  • Scalopping della lingua cioè la forma dei denti resta impressa nella lingua;
  • Ulcerazioni delle guance perché il paziente se le morde.

Segni Muscolari

  • Ipertofie muscolari dei masseteri (faccia a castoro).

Segni Dell’Articolazione Temporo Mandibolare

Nell’indagine dell’articolazione temporo mandibolare possiamo considerare la seguente classificazione:

  • Rumori TMJ (temporo mandibular junction): fanno riferimento una problematica del disco articolare come ad esempio il click mandibolare;
  • Limitazioni funzionali: fanno capo alle dislocazioni del disco ma soprattutto ai disordini muscolari;
  • Dolore: entra in gioco nelle patologie infiammatorie, degenerative e nei disordini muscolari.

L’eziologia dei segni dell’ATM è di duplice natura:

  • Disordini articolari:
    • Dislocazioni del disco
    • Open o closed lock (rimanere a bocca chiusa o aperta)
    • Patologie da infiammazione come capsulite e sinovite
    • Patologie degenerative come l’artrite
  • Disordini muscolari
    • Mialgia locale
    • Dolore miofasciale il quale può portare alla nevralgia del trigemino quando vengono coinvolti i trigger point del suddetto nervo cranico
    • Spasmi dei muscoli masseteri da affaticamento

I disordini temporo-mandibolari (TMD) non hanno a che vedere con l’occlusione e sono la principale causa del dolore orofacciale non odontogeno. Possono inoltre determinare cefalea e cervicalgia (dolori cervicali).

Polisonnografia

Può essere utile per indagare la funzione muscolare durante il sonno.

 

Sullo stesso tema, puoi leggere anche:

Cosa è il bruxismo, come e quando si manifesta

Come curare il bruxismo

 

 

Dr. Tommaso Cappellin

Laureato in odontoiatria e protesi dentaria presso l’Università degli Studi di Padova nel 2020. Durante il periodo universitario ha frequentato corsi extra curricolari di conservativa con il dott. Marco Calabrese e il dott. Lorenzo Graiff, di allungamento di corona clinica tenuto dal prof. Leonardo Trombelli e di endodonzia con il dott. Luca Bovolato. Attualmente sta seguendo il corso annuale di Protesi Dentaria tenuto dal Dr.Gracis a Milano.

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